Divisione Protagonista è lusso, ricerca, rigore ed eleganza: la donna perfetta
È sempre un privilegio poter toccare una collezione, prendersi il tempo per parlare con la designer senza fretta (quella che hai quando hai accesso a un backstage pre sfilata), farti un’idea, tornare indietro per continuare a chiedere e poi salutare amici che fino a poco tempo prima erano solo virtuali.
Un piacevole diversivo dopo le corse da una sfilata all’altra durante la Milano Fashion Week.
È così che faccio una sosta per un cocktail party presso l’Hotel Straf e per scoprire il brand Divisione Protagonista e la sua Collezione A/I 2014-15. La mente creativa è Tzvetelina Brankova Taneva, ribattezzata Lina in Italiano, già titolare del marchio Zebra Woman, insieme alla sua amica Silva Ivanova Borisova.
Sta imparando l’italiano e preferisce parlare in inglese (nonostante sia già molto brava). Le dico che la trovo bellissima e che sembra una modella. E in effetti scopro che lo era veramente in passato e che anche questo passato rappresenta il frutto di quello che è oggi e di quello che ha creato.
Mi stupisco, dopo aver visto gli abiti, quando mi racconta di non aver mai fatto nessuno studio inerente alla moda, eppure Lina ha le idee chiare e un gusto raffinatissimo. “So esattamente come vuole sentirsi una donna – afferma convinta – perché ho indossato così tanti vestiti nella mia carriera che mi era chiaro dove mi sentivo comoda e cosa, nonostante fosse bellissimo, probabilmente non avrei mai acquistato.
Questi capi rispecchiamo il mio modo di essere e la mia personalità. Ritengo che una persona debba essere scoperta pian piano, solo così rischi di non bruciare nessuna tappa e di conoscerla a fondo. Bruciare le tappe è sempre pericoloso e poco producente, ecco perché la mia donna è molto vestita ed è tutta da scoprire.
La vesto di lana soffice e avvolgente, ma la rendo tutto fuorché banale. Per far questo mi rifaccio alla matematica e alle proporzioni e ci gioco raggiungendo linee perfette, vestibili e armoniose”.
E io rimango incantata e tocco gli abiti e osservo quanto ogni capo sia semplice e rigoroso, eppure unico e particolare. Li avrei indossati tutti sentendomi sempre elegante, di classe, ma originale senza esagerare.
Sono sicura che la passerella non è lontana e io e Lina ci siamo dati appuntamento lì dove arriverà.